tradimenti
Regalo di nozze
di 50ennevolante
17.07.2024 |
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"Ebbi un sussulto di timore, non ero vergine dietro, sapevo che sarei stata presa selvaggiamente dai due, ma pensare alle dimensioni delle due verghe che..."
Mi sono sposata qualche anno fa all’età di 42 anni, dopo una lunga convivenza con il mio uomo iniziata dopo la fine dell’Università. Il matrimonio lo abbiamo deciso per regolarizzare tante cose di tipo amministrativo e legale che riguardano la vita di coppia, compresa la gestione della figlia. Al liceo prima ed all’università poi mi sono divertita senza problemi ed ho avuto diverse storie con una intensa attività sessuale che ho praticato senza inibizioni particolari, ho sempre pensato che il sesso faccia bene se fatto con piacere di entrambi. Sono sempre stata fedele al mio uomo del momento, fino alla particolare trasgressione avuta proprio pochi giorni prima del matrimonio e “per colpa” della mia migliore amica, Barbara. Lei è sempre stata una irrequieta, ed insieme ci compensiamo in quanto io sono più equilibrata e tranquilla. Siamo amiche dai tempi del liceo, ambiente ed epoca in cui abbiamo iniziato la nostra attività sessuale di sane ragazze emiliane, con alcuni momenti trasgressivi vissuti insieme, ma è un' altra storia. Barbara si è sposata subito dopo laureata ma non ha avuto fortuna, lunga separazione e poi divorzio definitivo, un anno prima del mio matrimonio. Siamo sempre state in totale confidenza, su tutto, anche sulle esperienze sessuali avute. Durante la separazione lei aveva iniziato una storia di sesso con due uomini contemporaneamente, ben contenti di averla come trombamica, termine che lei usava sempre quando mi spiegava con aria soddisfatta quello che combinavano insieme. I due, amici tra loro e più vecchi di lei, erano regolarmente sposati ed usavano la mia amica come eccitante alternativa alla routine matrimoniale, con piena soddisfazione di tutti e tre. Se all’inizio ero perplessa ed in modo leggero la rimproveravo di essere diventata divertimento sessuale per due porci scatenati (da quello che mi raccontava non potevo che definirli così), con il passare del tempo avevo comunque capito che la cosa era per lei fonte di piacere e godimento (con aggiunta di perversione legata alla cornificazione del marito ancora legalmente tale) ed ero diventata addirittura curiosa di sapere se ne avevano combinate di nuove ogni volta che ci vedevamo. Barbara ha sempre praticato sesso con idee trasgressive, aveva avuto anche esperienze bisex e dai tempi del liceo parlava spesso di sesso fatto in più di due (so bene perché e fa parte dell' altra storia particolare che vivemmo insieme al liceo). Ho avuto occasione di conoscere i suoi due amanti, incontrati mentre ero insieme a lei in centro città durante una uscita insieme nel weekend. Due maschi di bell’aspetto, vigorosi e dall’aria intrigante. Sapevo già dai suoi racconti che erano anche molto dotati, mi aveva sempre detto che a farla impazzire di voglia fin dalla prima volta erano le dimensioni non comuni delle due mazze che avevano tra le cosce, lunghe grosse e nodose, il doppio di quella del suo ex marito, diceva con perversa soddisfazione. Altra cosa che la eccitava, ed eccitava pure me quando lo diceva, era l’enorme quantità di sperma che le scaricavano dentro quando venivano. Non usavano preservativo, era parte della trasgressione che loro pretendevano, trovando molto eccitante inseminare una signora del nord, essendo loro meridionali. Perché anche quello contribuiva all'eccitazione di tutti e tre, loro eccitati dalla monta a cui sottoponevano la bella signora emiliana alla faccia del marito, lei che perversamente lì faceva infoiare supplicando di non godere dentro, cosa che ovviamente loro facevano con maggior soddisfazione. Barbara si era resa conto che trovavo eccitante le sue esperienze a tre, ed aveva iniziato a tentarmi dicendo ogni volta che era una cosa che almeno una volta nella vita dovevo provare. Io le replicavo che non era certo il caso, essendo mamma e prossima moglie, ma dentro di me la voglia era venuta, pericolosamente latente. Fino al momento che, fissata la data del matrimonio, Barbara mi ha proposto proprio quello come regalo di nozze! I suoi due amici/amanti sarebbero stati ben felici di farmi vivere l’esperienza a tre, dovevo solo dire di si e lei avrebbe organizzato nel suo appartamento il momento di trasgressione sessuale per me. Io la rimproverai per quell’indecente proposta, ma sentivo già le mie difese cedere. Lei aveva capito, amiche da troppo tempo per non sapere che ero pronta per quella piccola follia che sarebbe stata uno dei nostri segreti di grandi confidenti. Successe la settimana prima del matrimonio, avevo la giornata libera, figlia a scuola, futuro marito al lavoro, alle nove di mattina suonai il campanello di casa sua. Lei mi aprì portandomi in salotto e dicendomi di spogliarmi, tenere solo intimo e tacchi a spillo con le autoreggenti che avevo indossato su sue istruzioni. Vidi sul divano vestiti maschili e due paia di scarpe in terra. Barbara mi disse che i due tori erano nudi in camera, eccitati e pronti a scatenarsi sulla loro nuova signora emiliana da monta. Usava volutamente termini spinti, anche quello era parte del gioco erotico che i due avrebbero usato, un linguaggio sporco che li eccitava ancora di più, garanzia di enormi sborrate mi disse con aria eccitata anche lei. Mi spinse verso la camera da letto, dove entrò con in mano una piccola telecamera digitale, il vero regalo che avrei pubblicamente mostrato come suo per il matrimonio, mentre la scheda SD con il film delle due ore che avrei passato in quella camera era ovviamente da non mostrare a nessuno ma tenere come mio ricordo. Lo spettacolo che vidi entrando mi fece venire un brivido di eccitazione lungo la schiena. I due muscolosi maschi erano in ginocchio sul letto matrimoniale, nudi segando lentamente con una mano gli enormi cazzi duri, gli sguardi eccitati, pronti a sfogare le loro voglie su di me. Barbara mi fece sedere sul letto spingendomi giù con la schiena così da ritrovarmi con la testa sul materasso ed i due cazzoni sopra di me a pochi centimetri dalla bocca. “Scatenatevi e riempitela! Ricordatevi che la prossima settimana la signora si sposa” disse perversamente ed i due con un ruggito di foia iniziarono. Mi ritrovai una delle due cappelle sulle labbra, aprii la bocca e lasciai affondare l’enorme mazza fino alle tonsille, tenuta per i capelli mentre le mie cosce venivano aperte, le mutandine rimosse ed una lingua grossa e ruvida iniziò a scorrere sulle grandi labbra, mentre dita prepotenti si infilavano decise nella vagina e dopo pochi secondi anche nell’orifizio anale. Ebbi un sussulto di timore, non ero vergine dietro, sapevo che sarei stata presa selvaggiamente dai due, ma pensare alle dimensioni delle due verghe che sarebbero a turno affondate totalmente nel mio canale retto mi preoccupava non poco. Le urla di libidine e le frasi spinte dei due mi fecero velocemente dimenticare le preoccupazioni, le loro mani su seni e tra le natiche mi stavano facendo impazzire, iniziai a succhiare con foga la verga che mi riempiva la bocca, aumentando l’eccitazione del porco che spingeva e perversamente urlava al mio futuro marito che avrebbe affogato di sperma la sua signora, voleva l’ingoio completo, prima di scatenarsi per inseminare il ventre della moglie. Il porco che mi leccava tra le cosce era passato direttamente con la lingua a sostituire il pollice che aveva allargato l'orifizio anale, e con perversa libidine diceva al compare che avevo il culetto stretto, si sarebbero divertiti nello sfondare senza pietà. Tempo qualche minuto e venni impalata da quello che mi leccava con foga. Tenuta per i capelli da quello che pompava con libidine nella mia bocca, il secondo mi aprì le cosce e senza fatica affondo completamente il suo cazzone nella vagina mentre insultava il mio futuro marito. Non stavano zitti un attimo, grugnivano soddisfatti ed urlavano porcate - Sborrerò nella tua bocca maiala nordica! Gli ingravido la moglie al cornuto polentone! Te lo mettiamo in fica e culo insieme, troiona! - facendomi mugolare di voglia ed eccitandomi ancora di più. Mi sentivo maiala, dopo pochi minuti di quella libidinosa monta selvaggia avevo già avuto un orgasmo e ne sentivo arrivare un altro ancora, pensando alle enormi sborrate che mi avrebbero scaricato dentro a breve, nella bocca e nel ventre ancora fertile ma protetto dalla pillola. La prima scarica di sperma arrivò da lì a poco, con un grugnito di soddisfazione ed urlando porcate, il bastardo terrone nella mia bocca svuotò le palle spingendo la mazza in gola, le mani a stringere la mia testa perché non mi sottraessi all'ingoio - Bevi maiala nordica! Manda giù lo sburro terrone! Sei la nostra vacca adesso! - Ingoiai la pisciata di sperma denso, che in parte comunque mi uscì dalla bocca per quanto ne stavo ricevendo. Eccitato dalla sborrata dell' amico, anche il porco nel mio ventre si lascio andare urlando a sua volta la goduria dell' inseminazione di moglie altrui - Godo in fica alla signora! Cornutone ti ingravido la moglie! Guarda come si dimena la maiala, non vuole la sborra dentro!! Ti insemino troia!! - Ho avuto un orgasmo sentendo l' enorme pisciata di seme caldo nel ventre, mi dimenavo per la goduria urlando a mia volta che non doveva sborrare dentro, la voce impastata dallo sperma di quello che ancora mi teneva la cappella in bocca. Loro ridevano eccitati dandosi un cinque con le mani per la reciproca soddisfazione della doppia sborrata dentro la signora emiliana di turno, il tutto mentre ricevevo sculacciate sulle natiche e strizzate ai seni. Continuando a palpeggiare senza riguardo, si scambiarono posto e mi ritrovai in bocca la grossa mazza che mi aveva inseminato un minuto prima, ancora dura. Il secondo si posizionò a cavalcioni di una mia coscia piegando l'altra gamba verso l'alto, e senza riguardo affondo la sua verga nodosa nella vagina grondante sperma, mentre infilava un pollice nel foro anale bagnato dagli umori e seme della monta precedente - Prendi il lubrificante, voglio godermi ben bene il budello della tua amica! disse il porco a Barbara che, messa la telecamera su una mensola, prese il barattolo e su ordine di lui inizio a lubrificare il mio orifizio anale, mentre io ansimavo eccitata nel sentire le dita unte di Barbara che affondavano nel mio budello mentre il maiale affondava senza riguardi in fica eccitato dalla scena che vedeva, il suo cazzone che pompava e le dita piene di crema della mia amica infilate nell' orifizio anale - Prepara il posteriore alla maiala, che lo sfondo! - Guarda come gode sta troia con le dita dell' amica in culo! - Vedrete cosa vi facciamo fra un po' a tutte e due, scrofe emiliane! - Urlavano entrambi porcate di ogni tipo, poi, tenuta per i capelli dal maiale nella mia bocca, sono stata sodomizzata dall' altro. Ha tirato fuori la verga dal mio ventre, l'ha fatta cospargere di crema dalle mani di Barbara che ansimava pure lei mentre lo lubrificava segandolo ed infine, guidato dalle mani della mia amica, il cazzone è affondato nel mio canale retto. Mi sono inarcata per libidine, mentre tutti e due ruggivano di foia e spingevano i loro bastoni di carne in culo e bocca, con pesanti insulti a me ed al mio futuro consorte - Ti sfondo vacca emiliana! Cornutone, allago il budello di tua moglie con sperma terrone! Barbara, leccami le palle mentre pompo in culo alla tua amica! - La monta da quel momento divenne un' orgia animalesca. La mia amica infilò la testa tra le coscie mie divaricate e quelle del porco terrone che pompava, la lingua che vorticava sulle enormi palle di lui arrivando anche sulle labbra della mia vagina, cosa che mi eccitò ancora di più, conoscendo la latente voglia saffica di Barbara. Il porco nella mia bocca, imbufalito dalla scena, decise di partecipare attivamente alla trasgressiva porcata in atto tra le mie cosce. Disse all' amico di stendersi con la schiena tenendo la sua mazza nel mio sfintere. Mi venni a trovare stesa sul porco che mi inculava, e che mi teneva con forza i seni, le gambe aperte e tenute in alto dall' amico che puntando la mazza durissima verso il mio ventre, ordinò a Barbara di guidare il randello nodoso dentro la vagina. Questione di attimi, urla di libidine dei due, io che li insultavo mentre entrambi si sono piantati dentro di me, le loro palle che si toccavano e Barbara, eccitata, che le leccava ad entrambi - Fate piano bastardi terroni, mi sfondate!! - Barbara lecca le palle mentre le svuotiamo in pancia alla tua amica troia!! - Non sborrare nella vagina brutto porco!! - Barbara aiutami, mi vuole ingravidare, tiralo fuori!!! Cornuto ti insemino la moglie!! Sborra in fica alla signora, io gli faccio il clistere di sperma!! - Urla di libidine, frasi sconce urlate da loro e da me in preda alla voglia animale, le due sborrate sono arrivate insieme, sentivo le enormi mazze sussultare nei miei fori e liquido caldo allagare entrambi i canali. Loro ridevano eccitati, Barbara che continuava a leccare le loro sacche che si svuotavano, infine uscirono con calma dai miei buchi sfondati, i cazzoni grondanti sborra ed umori. Il porco che mi aveva sborrato in fica prese Barbara per i capelli e gli spinse in bocca la cappella per farsi ripulire la mazza che mi aveva inseminato. Io giacevo su un fianco sfinita dalla monta selvaggia, il liquido seminale di entrambi che usciva dai miei fori dilatati. L' inculatore si pulì la verga con una salvietta umida, poi fece quello che l'amico stava facendo a Barbara, mi afferrò per i capelli e mi obbligò ad ingoiare la sua mazza. Parlavano eccitati dal godimento, delle monte selvagge a cui ci avrebbero sottoposto con la libidine di svuotare le loro grosse palle nel ventre di mogli nordiche. Ero frastornata dalla libidine, da quanto mi sono sentita troia, e non pensavo che da quel giorno ero anche io la maiala da sesso di due porci terroni. Si perché anticipo già il finale della storia, la monta animale di quel giorno è stata la prima di molte altre che, dopo il matrimonio, ho subito insieme a Barbara in casa sua. Quella mattina comunque, dopo la seconda coppia di sborrate ricevute dentro, sono stata sodomizzata anche dal secondo porco, mentre bevevo la sborra dell' altro. Insomma, tutti e due hanno goduto abbondantemente, in ognuno dei miei buchi. Barbara si è limitata ad usare la bocca per rinvigorire le mazze di entrambi e guidarle dentro i miei canali, soddisfacendo anche le sue voglie bisex indugiando spesso sulla mia vagina con la lingua che solleticava le loro sacche. Le cose si sono evolute già dalla seconda volta, i due maiali volevano vederci lesbicare per abusare di noi mentre eravamo allacciate in un perverso 69, culi e vagine di noi signore emiliane bagnati dalle rispettive lingue femminili che accompagnavano le due grosse mazze terrone mentre affondavano nei nostri orifizi offerti alle loro voglie animali. Abbiamo nel tempo fatto di tutto, a volte io e Barbara abbiamo detto no ad alcune loro idee troppo sporche, altre volte li abbiamo resi felici lasciando che mettessero in atto il gioco proposto. Sarà un altra storia da raccontare anche questa...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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